Dall’osservatorio sul paesaggio al territorio come laboratorio. Per una riflessione su Bellezza e Natura attraverso la fotografia nel PARADISO DELLE ARTI E DELLA CULTURA

Villa Parco Bolasco – Università di Padova e Spazio HEA, dal 4 settembre al 1° novembre 

Direzione Artistica Stefania Rössl, Massimo Sordi

Direzione creativa Otium

Promosso e sostenuto da: Città di Castelfranco Veneto / Assessorato all’Ambiente e alla Mobilità Sostenibile – ULSS 2 Marca Trevigiana / Dipartimento di Prevenzione – Università di Padova, Villa Parco Bolasco 

Con la collaborazione di: Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna

Comitato Scientifico

Rita Cagnin, U.O.S. Promozione della Salute – ULSS 2 Marca Trevigiana

Maura Gallina, Responsabile Ufficio Ambiente Città di Castelfranco Veneto

Matteo Melchiorre, Direttore Museo Casa Giorgione e Biblioteca Comunale 

Luca Pozzobon, Dirigente Settore Urbanistica

Stefania Rössl, Università di Bologna – Dipartimento di Architettura

Massimo Sordi, Fotografo e curatore, docente Università di Bologna, Ufficio Ambiente Città di Castelfranco Veneto

La seconda edizione di OMNEFEST, festival internazionale dedicato alla fotografia e alla scoperta del paesaggio contemporaneo si svolgerà aCastelfranco Veneto(Tv)dal 4 settembre al 1° novembre. In quest’occasione la sede diVilla Parco Bolascoaprirà le sue porte al pubblico per ospitareun ricco programma di mostre, conferenze, workshop, residenze d’artista, laboratori e camminate. Altro luogo destinato ad ospitare le mostre è lo Spazio HEA situato nei pressi della villa.

Tema centrale del festival sarà ancora una volta il paesaggio interpretato attraverso i termini diBellezzaeNatura: su questo tema, fotografi di fama internazionale e giovani autori si sono concentrati per realizzare personali progetti fotografici restituiti in mostre inedite in occasione del festival. Esplorato dagli autori nelle differenti declinazioni, il concetto diBellezzaha avviato una riflessione critica sul paesaggio contemporaneo aprendo ad un confronto sul temaNatura.

La varietà delle mostre e i grandi nomi della fotografia internazionale in programma annunciano l’importanza dell’appuntamento settembrino dedicato alla fotografia a Castelfranco Veneto.Guido Guidi,Mark Steinmetz,Gerry Johansson,Irina Rozovskysono soltanto alcuni dei fotografi presenti in mostra e coinvolti in un articolato programma di conferenze e visite guidate alle mostre.

TRA BELLEZZA E NATURA

La Natura è un mare di forme profondamente affini e perfino singolari. Una foglia, un raggio di sole, un paesaggio, l’oceano lasciano nella mente impressioni analoghe. Ciò che è comune a tutte – la perfezione e l’armonia– è la Bellezza. R. W. Emerson

OMNEFEST 2021 propone gli esiti di progetti fotografici condotti nell’area geografica del Nord est italiano attraverso un ricco programma di mostre, progetti editoriali e conferenze.

LE MOSTRE

BEAUTY

Esito della residenza d’artista organizzata a Castelfranco tra il 2018 e il 2019, BEAUTY comprende otto mostre allestite in speciali luoghi del parco e degli annessi di Villa Parco Bolasco esibendo installazioni site-specific.

Cinque mostre, collocate tra gli alberi monumentali del Parco di Villa Bolasco, saranno visitabili lungo un percorso studiato in armonia con la natura del luogo: Città di G. ovvero Giorgionesca di Francesca Cirilli, La donna ferma davanti a me di Anne Golaz, Il tempo nostro di Vittorio Mortarotti, Bellezza Igor Ponti, Simili di Antoine Séguin.

Con Città di G. ovvero Giorgionesca Francesca Cirilli si interroga sulla fama del Giorgione percepibile a Castelfranco, sua città natale. Le fotografie propongono la trasposizione visiva di un immaginario contemporaneo che sembra appellarsi al nome del Giorgione per ricomporre, in ordine sparso, i frammenti di una memoria in divenire.

Rievocando la storia d’amore tra Giorgione e Cecilia, in La donna ferma davanti a me Anne Golaz ha sviluppato una narrazione in cui testo e immagine si mescolano nel tentativo di rivelare le misteriose relazioni della vita, tra l’io e l’altro da sé.

Il tempo nostro, di Vittorio Mortarotti, affronta il tema della bellezza coniugandolo con il concetto di transitorietà che si riflette, in forma di ritratto, nella figura dell’adolescente e nei frammenti di un paesaggio fragile.

Bellezza è il titolo assegnato da Igor Ponti alla lettura del territorio veneto intorno a Castelfranco. Attraversando i paesaggi del Nord Est, il fotografo svizzero raccoglie un campionario di luoghi e architetture dalla forte presenza iconica.

Con il progetto Semblables (Simili)Antoine Séguin si sofferma sulle contraddizioni del paesaggio contemporaneo ipotizzando una mappatura priva di riferimenti che ci consegna i frammenti di un territorio all’interno del quale perdersi.

La sezione AROUND BEAUTY presenta invece una selezione di fotografie provenienti dagli archivi di tre autori veneti: Gianantonio Battistella, Massimo Sordi e marco Zanta. Le loro immagini mettono in luce aspetti inattesi del paesaggio in cui l’idea di natura si alterna al segno antropico lasciato dall’uomo.

Panorami del Silenzio. Lente incursioni nel paesaggio della storia. Monte Grappa 1987-2020 è il titolo di un progetto che Gianantonio Battistella sta ancora sviluppando. Accostate in forma di trittico e polittico, le fotografie del Monte Grappa restituiscono l’immaginario di un territorio che raccoglie le tracce delle battaglie mentre comunica la forza di una natura resiliente orientata all’idea di bellezza.

Partizioni d’archivio nel Nordest di fine secolo, di Marco Zanta, propone un’incursione nell’archivio personale del fotografo trevigiano, un viaggio nel tempo che invita l’osservatore ad entrare negli spazi di alcune aziende venete nel periodo d’oro degli anni Novanta.

L’interesse per la natura, intesa come soggetto primario, ha spinto Massimo Sordi all’osservazione di un secolare kaki americano all’interno del Parco di Villa Bolasco. Attraverso una serie di verifiche fotografiche, Intorno all’albero suscita interrogativi sulla relazione uomo-natura e sul concetto di bellezza. 

NATURA

Mark Steinmetz e Irina Rozovsky presentano, in esclusiva per OMNEFEST, la mostra Natura. L’esposizione costruisce un dialogo tra le opere dei due artisti statunitensi e gli incantevoli spazi dei saloni di Villa Bolasco. Se Mark Steinmetz si sofferma sul modo in cui la natura si intreccia e si adatta alla civiltà contemporanea, per Irina Rozovsky è stato sorprendente scoprire, con la maternità, nuovi misteri e nuovi occhi con cui guardare la natura.

VERSO NORD

Nel 2019 Guido Guidi e Gerry Johansson prendono parte alla campagna fotografica Verso Nord, organizzata nell’ambito del progetto P=S+N, per indagare Castelfranco Veneto e il suo territorio. 

Nella serie A Castelfranco, 2019 Guido Guidi si rivolge al centro storico della cittadina veneta insistendo sulla materia dell’architettura per raccoglierne il sedimento del tempo attraverso il dettaglio. Realizzate con una camera di grande formato (8×10”), le sue immagini costituiscono uno strumento di verifica sollecitando nuovi interrogativi sulla fotografia.

Con From Veneto Gerry Johansson descrive il territorio del “diffuso” accertando fotograficamente l’immaginario culturale del Nord Est italiano in cui architettura e natura, costruzioni e spazio dell’abitare diventano testimoni singolari di un paesaggio casuale, dai tratti incerti ed enigmatici. 

ESPLORAZIONI VERSO NORD

La mostra collettiva Esplorazioni Verso Nord presenta il lavoro di 34 fotografi che hanno partecipato al workshop condotto da Guido Guidi e Gerry Johansson nel 2019. Trentaquattro differenti progetti fotografici, presentati in forma editoriale, interpretano il territorio intorno a Castelfranco evidenziando le metamorfosi e le contraddizioni del paesaggio.

Le mostre Verso Nord ed Esplorazioni Verso Nord saranno esposte presso Spazio HEA, esempio di architettura industriale convertito alla cultura in città.

RESIDENZE D’ARTISTA E WORKSHOP 

OMNE non ospita soltanto mostre e conferenze con gli autori, ma propone anche ricco programma di residenze d’artista e workshop che si svolgeranno all’interno della prestigiosa sede di Villa Parco Bolasco dell’Università di Padova.

Dopo le precedenti edizioni del 2016 e del 2018-19, che hanno visto a Castelfranco la presenza di quindici artisti provenienti dalle più svariate aree geografiche del mondo per produrre opere inedite sul territorio, la terza edizione della residenza d’artista intende indagare il concetto di Natura. L’interpretazione delle molteplici forme in cui la natura si manifesta e le relazioni che da essa derivano nella percezione dell’ambiente che ci circonda, apre una riflessione sul paesaggio contemporaneo, sulle sue potenzialità ma anche sulle sue criticità.

Tra più di cinquanta candidature provenienti da tutto il mondo, la commissione composta da Guido Guidi,Mark Steinmetz, Irina Rozovsky, Michele Cera, Maura Gallina, Massimo Sordi e Stefania Rössl ha selezionato sette fotografi. Dal 4 al 12 settembre Marina Caneve (Italia), Daniele Cinciripini (Italia), Sebastian Collett (USA-Francia), Dieter Daemen (Belgio), Giorgio di Noto (Italia), Arianna Sanesi (Italia- Francia), Luca Santini (Italia) saranno a Castelfranco impegnati in personali campagne fotografiche.

Le opere realizzate durante la residenza saranno esposte nella prossima edizione di OMNEFEST 2022 e pubblicate nel terzo volume della collana OMNE/NATURE 2021-2022. 

A completare le attività organizzate da OMNEFEST il workshop In Natura, condotto dai fotografi statunitensi Mark Steinmetz e Irina Rozovsky. Coadiuvati da un gruppo di docenti ed esperti del territorio, i fotografi assumeranno come campo d’indagine un tratto di pianura che abbraccia la città di Castelfranco Veneto e il territorio limitrofo in direzione di Padova. In questo contesto, due particolari luoghi consacrati alla natura come Villa Parco Bolasco e l’Orto Botanico di Padova, patrimonio dell’Università patavina, costituiranno i riferimenti entro i quali i fotografi si sposteranno.

CAMMINATA PUBBLICA

Tradizionale e immancabile appuntamento di OMNEFEST sarà la camminata pubblica.

Àskesis è il nome dell’esplorazione a piedi del territorio condotta da Piero Ramella in collaborazione con Anagoor. Più che l’isolamento – scrive Ramella – è proprio dell’asceta l’esercizio. Il pensiero moderno, alla cui eredità siamo così fortemente legati, si è spesso fatto promotore dell’ideale di un mondo immediatamente accessibile alla mano ed all’occhio dell’individuo. Àskesis si propone invece come un esercizio dell’impedimento, una forma di propedeutica all’opacità per mezzo del camminare insieme: un tendersi verso il capovolgimento del quotidiano, dentro il suo mistero.

LABORATORIO SUONO/NATURA

Arricchirà il programma il laboratorio Corpi in ascolto. Pratiche artistiche per l’interazione sonora con l’ambiente, tenuto da Francesco Bergamo, docente IUAV e dal musicista Attila Faravelli.

Il laboratorio propone l’impiego di strumenti, sia teorici sia applicativi, per approfondire alcune questioni fondamentali relative alle relazioni tra corpi e ambiente, con particolare riferimento a pratiche di ascolto, di field recording e di intervento nel paesaggio. Le nozioni e le pratiche proposte saranno discusse con i partecipanti, per favorirne l’intreccio con gli ambiti disciplinari e culturali da cui essi provengono.

LABORATORIO RICICLO CREATIVO

In occasione del finissage di OMNEFEST 2021, il 1 novembre, presso la sede di Villa Bolasco, si svolgerà un’esperienza laboratoriale in cui Eleonora Gasparini, laureata in Arti Visive e Moda IUAV, guiderà i partecipanti alla realizzazione di oggetti a partire da materiali riciclabili utilizzati per la comunicazione degli eventi.

LA PRODUZIONE EDITORIALE

Durante le giornate inaugurali di OMNEFEST verranno presentate al pubblico le nuove pubblicazioni OMNE/BEAUTY 2018-2020 (ed. Skinnerboox, Jesi 2021); Guido Guidi/Gerry Johansson. Verso Nord(ed. Hartmann, Stoccarda 2021); Esplorazioni Verso Nord (ed. Otium, Castelfranco Veneto 2021). Le pubblicazioni raccolgono i progetti fotografici esposti e i contributi dei docenti. 

L’attenzione rivolta alla produzione editoriale ha portato il volume pubblicato nella precedente edizione del festival OMNE/WORK 2016-2018 (ed. LetteraVentidue, Siracusa 2018) alla vittoria di prestigiosi premi “Gold Prize” (European Design Awards, categoria Cataloghi d’Arte, Varsavia 2019), il “Best of the Best” (Red Dot Design Award, Berlino 2019) e riconoscimenti come la selezione dell’ADI per il Premio Compasso d’Oro (Milano, 2020). 

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OMNE – Osservatorio Mobile Nord Est nasce nel 2016 con l’obiettivo di indagare il territorio intorno a Castelfranco Veneto attraverso una formula nuova che riunisce fotografia e pratica del cammino per la sensibilizzazione dei cittadini nei confronti del paesaggio e dell’ambiente. Nei primi cinque anni di attività OMNE ha raccolto un apparato fotografico e documentale rilevante sul territorio grazie alle opere dei fotografi e degli artisti invitati e in residenza. A settembre si potranno visitare una serie di mostre, tutte inedite, esito dell’attività di ricerca e delle campagne fotografiche affidate a Guido Guidi Gerry Johansson coinvolti nel progettoVerso Nord; Francesca CirilliAnne GolazVittorio MortarottiIgor PontiAntoine Séguin, artisti che hanno partecipato alla residenza OMNE/BEAUTY; ai tre fotografi veneti Gianantonio BattistellaMassimo Sordi Marco Zanta che hanno selezionato i loro lavori per Around Beauty; ai 34 giovani fotografi fotografi mid-career che hanno preso parte al laboratorio Verso Nord.

Contestualmente all’inaugurazione di OMNEFEST 2021, che vede concludersi, in occasione del festival, le attività di OMNE/BEAUTY 2018-2020, sarà avviato il nuovo progetto OMNE/NATURA. In questo contesto si inserisce la mostra inedita intitolataNaturadegli americani Mark Steinmetz Irina Rozovsky. I noti fotografi saranno a Castelfranco anche per realizzare una personale campagna fotografica e per condurre un nuovo workshop sul territorio.

La mostra “OMNE/WORK, territorio come laboratorio”  è a Roma fino al 22 settembre 2019 presso door in via dei Zeno 42.

La mostra presenta l’esito della prima residenza d’artista di OMNE Osservatorio Mobile Nord Est  dal tema Work tenutosi a Castelfranco Veneto dal 31 maggio-11 giugno 2016.

In mostra:
Mattia Balsamini
Christian Lange
Mårten Lange
Massimo Mastrorillo
Brent Meistre
Karin Apollonia Müller
Josef Schulz
Nigel Shafran
Kirsti Taylor Bye
TFTF

 

(ph: Nigel Shafran)
door-omne-work-1.jpg

 

 

beauty

 

OPEN CALL > ARTISTI IN RESIDENZA
Castelfranco Veneto, 12-19 ottobre 2018

OMNELAB 5×7 > BEAUTY
5 ARTISTI x 7 GIORNI

Iniziativa promossa e finanziata da: Città di Castelfranco Veneto, Assessorato all’Ambiente e alle Attività Produttive, Assessorato allo Sviluppo del Territorio, ULSS2 Marca Trevigiana, Dipartimento di Prevenzione.

………….

OPEN CALL > ARTIST IN RESIDENCE
Castelfranco Veneto, Italy, 12-19 October 2018

OMNELAB 5×7 > BEAUTY
5 ARTISTS x 7 DAYS

This initiative is promoted and financed by the Environmental and Productive Activities Committee, the Territorial Development Committee of the Municipality of Castelfranco Veneto, and the Department of Public Health, ULSS2, Marca Trevigiana.

 

OMNELAB SELECTION
10 artists for 12 days

 

Balsamini Mattia

Kirsti Taylor Bye

Lange Christian

Lange Mårten

Mastrorillo Massimo

Meistre Brent

Mueller Karin Apollonia

Schulz Josef

Shafran Nigel

TFTF collective

 

09

 

GRAZIE dallo staff di OMNELAB a tutti coloro che hanno inoltrato la propria candidatura!
A great THANKS from the OMNELAB staff to all the participants!

INCONTRI, WORKSHOP, MASTERCLASS
Castelfranco Veneto, 31 maggio-11 giugno 2016

OMNELAB 10×12 > WORK
10 ARTISTI x 12 GIORNI

Iniziativa promossa e finanziata dalla Città di Castelfranco Veneto – Assessorato all’Ambiente e alle Attività Produttive del Comune di Castelfranco Veneto – Assessorato allo Sviluppo del Territorio e dall’ULSS n.8.

 

1. COS’E’ OMNE > OSSERVATORIO MOBILE NORD EST

OMNE – OSSERVATORIO MOBILE NORD EST è un osservatorio che aiuta a guardare meglio il paesaggio che abitiamo ed è mobile perché l’origine di questo progetto risiede proprio nell’idea di un percorso, di un cammino che si compie su un territorio alla ricerca di una possibile relazione che intercorre tra lo spazio, il paesaggio e il corpo che lo abita. Il percorso rappresenta la prima idea di architettura, “il primo segno antropico capace di insinuare un ordine artificiale nei territori del caos naturale” (Careri 2006).

OMNE è una piattaforma, un contenitore di progetti (residenze d’artista, laboratori, campagne fotografiche, public-walk, masterclass, conferenze, incontri, mostre, pubblicazioni) mirati alla sensibilizzazione dell’ambiente attraverso la pratica del camminare.

Il camminare diventa allora uno strumento indispensabile per la scoperta del territorio e per favorire nuove relazioni tra corpo e paesaggio.

“Non riesco a meditare se non camminando. Appena mi fermo non penso più, e la testa se ne va in sincronia coi miei piedi”. (J.J. Rousseau)

 

2. OMNELAB > LABORATORIO IN RESIDENZA

OMNELAB – LABORATORIO IN RESIDENZA si pone l’obiettivo di esplorare le dinamiche urbanistiche, sociali, artistiche, identitarie e culturali del Nord Est italiano attraverso un approccio multidisciplinare.

Il laboratorio ha l’obiettivo di trasmettere particolari pratiche di attraversamento e studio del tessuto urbano, funzionali sia all’accrescimento delle competenze personali dei partecipanti, che alla costruzione di uno sguardo nuovo sulla contemporaneità, in grado di leggere le dinamiche presenti e proporre una prospettiva e una forma possibili.

OMNELAB è l’incontro di differenti discipline artistiche che trovano, nel comprensorio del Comune di Castelfranco Veneto, un terreno di studio comune dove tracciare intersezioni fin qui impensate e dove produrre informazioni e visioni in grado di restituire la complessità dello spazio e del nostro tempo.

Attraverso public-walk, conferenze, workshop esperienziali, il gruppo degli artisti in residenza verrà guidato a produrre con linguaggi differenti – dalla performing art alla fotografia, dal graphic design al video, all’utilizzo di suoni e parole – uno sguardo peculiare e nuovo sul paesaggio preso in esame.

 

3. IL TEMA: WORK > LAVORO

WORK è la parola scelta per il primo anno del progetto.

Guardare la città attraverso i luoghi del lavoro, dello sviluppo e delle trasformazioni portate e subite dall’industria nel corso degli ultimi decenni. Tracce di un passato che non c’è più e segni di un presente che ridefinisce il tessuto urbano, sociale, relazionale di una comunità.

WORK come fondamento del patto sociale che tiene unita una comunità, che configura un paesaggio, i suoi spazi produttivi, quelli residuali, ne ri-disegna la mobilità, ri-organizza lo spazio della vita privata e pubblica. Un movimento costante, che si fa piano urbanistico, infrastrutture ma anche ritualità, nuove forme dello stare insieme.

“Il Lavoro è dunque un fare che proprio dal luogo deve sapersi narrare nuovamente, facendoci recuperare quelle evidenze che ancora hanno l’energia e la lucentezza di una vera presenza. Il luogo diventa così mappa di un passaggio umano di storie da raccogliere e da raccontare e da questa tracciabilità, da questa mappatura d’esistenze, il paesaggio diventa anch’esso narrante, perché dicente” (Raimondi 2016).

 

4. A CHI SI RIVOLGE

Il laboratorio, coadiuvato da docenti ed esperti, si rivolge ad artisti (fotografi, graphic designer, videomaker, etc.).

La partecipazione è gratuita, non vi sono limiti di età né di provenienza geografica e l’ammissione è possibile secondo i criteri previsti ed indicati nelle modalità di partecipazione e nel bando scaricabile.

Un’apposita Commissione giudicatrice selezionerà i 10 partecipanti valutando i materiali che ogni richiedente invierà congiuntamente al modulo di partecipazione.

I partecipanti devono essere maggiorenni al momento dell’inizio della residenza.

 

5. PERIODO E SEDE

La residenza avrà luogo nella città di Castelfranco Veneto, dove gli artisti selezionati avranno la possibilità di risiedere e lavorare dal 31 maggio all’11 giugno 2016.

Il programma dettagliato del laboratorio verrà inviato agli artisti selezionati.

L’ente ospitante coprirà i costi complessivi di partecipazione alla residenza, vitto e alloggio; restano a carico dei partecipanti i costi di viaggio, l’eventuale trasporto dell’attrezzatura.

 

6. COSA SI RICHIEDE AI PARTECIPANTI

In base alla propria formazione e alle specifiche competenze ogni artista sarà guidato alla realizzazione di un personale progetto sul tema individuato dal laboratorio. Dalla costruzione di una sequenza fotografica, all’elaborazione grafica di mappe, alla realizzazione di filmati video, immagini in movimento, con l’eventuale utilizzo di parole, suoni, testi, etc, gli artisti saranno invitati a percorrere il territorio e ad esprimere attraverso le loro opere le criticità, le potenzialità e le relazioni inattese dei luoghi svelati.

Gli attraversamenti dei luoghi e lo stazionamento in alcuni siti strategici, costituiranno la base per l’individuazione di percorsi tematici e la raccolta di elementi utili alla costruzione di una mappatura dei luoghi secondo la propria specificità artistica (fotografia, grafica, video, etc).

 

7. DOCENTI DEL LABORATORIO

Leonardo Delogu (ricercatore, regista, performer)
Hans Gremmen (graphic designer)
Stefano Raimondi (poeta e critico letterario)
Stefania Rössl (docente di composizione architettonica e urbana, Università di Bologna)
Massimo Sordi (fotografo, curatore, docente di fotografia Università di Bologna)
Petra Stavast (fotografa)

Attraverso lezioni, confronti e momenti di discussione i docenti ed altri esperti invitati accompagneranno lo sviluppo dei lavori degli artisti offrendo contributi disciplinari differenti.

 

8. MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

Per partecipare alla residenza è necessario compilare il modulo di iscrizione e inviare gli allegati richiesti che verranno valutati dalla Commissione giudicatrice.
La partecipazione è possibile solo previa approvazione della propria candidatura da parte della Commissione.
Le iscrizioni e gli allegati dovranno pervenire entro e non oltre l’8 maggio 2016.
La Commissione, sulla base dei lavori pervenuti, selezionerà i 10 partecipanti alla residenza.
I selezionati verranno avvisati tramite e-mail entro il 12 maggio 2016.

A. Documentazione richiesta

  1. Modulo di iscrizione debitamente compilato in tutte le sue parti e firmato in originale e comprensivo dell’accettazione dei termini del bando;
  2. Profilo curriculare (massimo 2000 caratteri) relativo alla personale esperienza artistica;
  3. Due progetti artistici recenti raccontati attraverso una selezione di immagini e/o video (caratteristiche di cui al paragrafo B di seguito specificato) corredati da un breve testo esplicativo (massimo 1500 caratteri).

B. Caratteristiche dei materiali

Il profilo curriculare e il testo esplicativo dovranno essere inviati in formato Microsoft Word (.doc) o Acrobat (.pdf).
I file delle immagini in formato jpeg, 72 dpi, dimensione massima 1Mb ciascuna, devono essere così nominate: OMNELAB_CognomeNome_01.jpg (con numerazione progressiva).
I file video dovranno essere in formato avi, mp4 o mov per una dimensione massima di 30Mb.

C. Iscrizione ed invio dei materiali

Per partecipare alla residenza è necessario inviare tutta la documentazione richiesta di cui al punto A.
Sarà possibile inviare i materiali esclusivamente via e-mail, in un unico file compresso (.zip o .rar) denominato OMNELAB_CognomeNome, all’indirizzo: omne.ambiente@gmail.com
Per l’invio di file superiori a 10 Mb i documenti possono essere inviati con servizi come JumboMail, Wetrasfer.com, etc. allo stesso indirizzo: omne.ambiente@gmail.com

 

9. CRONOPROGRAMMA

8 MAGGIO 2016
Scadenza iscrizione
La documentazione, spedita nei termini di cui al precedente paragrafo, dovrà pervenire inderogabilmente entro l’8 maggio 2016.

12 MAGGIO 2016
Comunicazione dei selezionati
L’esito della selezione dei 10 partecipanti da parte della Commissione verrà comunicato via e-mail.

31 MAGGIO-11 GIUGNO 2016
Residenza d’artista
La residenza si svolgerà dal 31 maggio all’11 giugno 2016 secondo il programma prestabilito.

Consegna delle opere

Ogni artista dovrà consegnare le opere realizzate nel corso del laboratorio nelle forme, modalità e tempistiche che verranno concordate con i docenti e gli organizzatori. I curatori si riservano la facoltà di selezionare le opere realizzate dai singoli autori che saranno esposte in una mostra prevista nel 2017 e pubblicate in un catalogo dedicato.

PRIMAVERA 2017
Inaugurazione della mostra (date e sedi da definire) e presentazione del catalogo.

 

10. BIOGRAFIE DOCENTI

LEONARDO DELOGU
Lavora come ricercatore sul movimento e il paesaggio, performer e formatore.
Nasce a Narni, in Umbria, nel 1981. Inizia gli studi di teatro nel 2002 con la scuola europea per l’attore realizzata dalla Fondazione Emilia Romagna Teatro per la direzione artistica di Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri del Teatro Valdoca. Qui studia fra gli altri con Danio Manfredini, Catia dalla Muta,Gabriella Rusticali, Carolina Talon Sampieri, Rhuena Bracci. Dopo la scuola entra nella compagnia e lavora praticamente in tutti i principali lavori prodotti fino ad oggi.
Da febbraio 2009 a giugno 2010 fa parte del gruppo di lavoro biennale sulle nuove scritture per la danza contemporanea diretto da Raffaella Giordano. Da questa esperienza fonderà insieme ad altri 11 artisti la famigliafuchè collettivo di giovani attori e danzatori impegnati nello studio del corpo e dell’improvvisazione. Prosegue lo studio sul movimento con la compagnia di danza catalana Malpelo e con Claude Coldy con il quale intraprende la formazione triennale in danza sensibile. Nel 2009 comincia un personale percorso di ricerca con il progetto “Tabula rasa -Tu sei dunque venuto in questa casa per distruggere”.
Nel 2012 apre una nuova fase di lavoro attraverso i percorsi formativi “camminare nella frana” nel 2011 e “Piccola scuola nomade” nel 2012 che confluiranno nell 2013 nel progetto “King” sostenuto da Armunia e Santarcangelo festival del teatro in piazza. Nel 2014 insieme a Valerio Sirna dà vita al progetto DOM. Ha collaborato con il collettivo Strasse ed è artista associato dell’associazione Sosta Palmizi.
Negli anni ha curato molti progetti culturali come ideatore e organizzazione tra cui: associazione demetra/Centro di Palmetta, Ternifestival, Nutrimenti.

HANS GREMMEN
(Langenboom, Olanda, 1976) è uno dei più importanti graphic designer contemporanei, artista ed editore di libri di fotografia, sua è la casa editrice Fw: .
I suoi interessi per la fotografia, l’architettura e le arti grafiche l’hanno portato a collaborare con le più prestigiose case editrici internazionali (Aperture, Roma publication, Architectura and Natura, etc) e a lavorare con noti fotografi tra i quali Cara Phillips, Doug DuBois, Raimond Wouda, Rinko Kawauchi.
Tra i numerosi riconoscimenti il Best Book Design (2012), il Silver Medal ‘Most Beautiful Book in the World (2015), il Paris Photo–Aperture Foundation PhotoBook Awards (2015, 2014, 2013).
Vive e lavora ad Amsterdam.

STEFANO RAIMONDI
Poeta e critico letterario, (Milano, 1964), laureato in Filosofia (Università degli Studi di Milano). Sue poesie sono apparse in “Almanacco dello Specchio” (Mondadori, 2006) e su “Nuovi Argomenti” (2000; 2004). Ha pubblicato Invernale (Lietocolle, 1999); Una lettura d’anni, in Poesia Contemporanea. Settimo quaderno italiano (Marcos y Marcos, 2001); La città dell’orto (Casagrande, 2002 – Premio Sertoli Salis 2002); Il mare dietro l’autostrada (Lietocolle, 2005); Interni con finestre (La Vita Felice, 2009); Per restare fedeli (Transeuropa, 2013 – Premio Marazza 2013). È inoltre autore di saggi come: La ‘Frontiera’ di Vittorio Sereni. Una vicenda poetica (1935-1941) (Unicopli, 2000); Il male del reticolato. Lo sguardo estremo nella poesia di Vittorio Sereni e René Char (CUEM, 2007); Portatori di silenzio, (Mimesis, 2012) e curatore dei seguenti volumi: Poesia @ Luoghi Esposizioni Connessioni (CUEM, 2002) e [con Gabriele Scaramuzza] La parola in udienza. Paul Celan e George Steiner (CUEM, 2008). È tra i fondatori della rivista di filosofia “Materiali di estetica” e fondatore e membro del Comitato scientifico di “L’ABB – Laboratorio Permanente sui luoghi dell’abbandono” – Università degli Studi di Milano. Collabora alle pagine di “Regione del Ticino”, “QuiLibri” e in passato a “Poesia”, “PULP libri”, “Bookdetector” e tiene corsi sulla poesia in diverse università, associazioni culturali e strutture scolastiche. Curatore del ciclo d’incontri “Parole Urbane”, svolge inoltre attività di consulenza editoriale presso Mimesis Edizioni e attività docenza presso la Libera Università dell’Autobiografia e Belleville la Scuola. È tra i fondatori dell’Accademia del Silenzio.

STEFANIA RÖSSL
(Liestal, Svizzera, 1965) è Docente di Composizione Architettonica e Urbana presso la Scuola di Architettura, Università di Bologna, dove insegna dal 2001. Responsabile scientifico del LA.FO., Laboratorio di Fotografia del Dipartimento di Architettura, ha curato numerosi progetti di ricerca sul territorio concentrandosi sulla lettura della città e del paesaggio attraverso lo strumento della fotografia. Collaborando con Fondazioni e Università indiane nel 2004 ha avviato progetti di ricerca in India occupandosi della riqualificazione di insediamenti residenziali in aree urbane e dello studio di architetture per l’acqua in territori aridi. Dal 2005 è membro del collegio del dottorato in Architettura. Dal 2010 al 2014 ha diretto il SIFest – Festival internazionale di Fotografia di Savignano sul Rubicone dove ha curato progetti di lettura del territorio, workshop, mostre e pubblicazioni di autori nazionali ed internazionali collaborando con importanti istituzioni europee. Nel 2013 ha curato il progetto di residenza d’artista LNM10, esposto in mostra e pubblicato.
Tra le principali mostre: Roger Ballen, Bas Princen, Evan Baden, Joakim Eskildsen, Simon Roberts, Marco Zanta, Andrew Phelps,  Michael Wolf, Ute e Werner Mahler, Hans-Christian Schink, Gerry Johansson, Roman Bezjak, Max Pam, Dana Lixemberg, Mathieu Bernard-Reymond, Seba Kurtis, Alessandro Imbriaco, Richard Renaldi, Shen Wei, Donald Weber, Karin Apollonia Müller, Vanessa Winship.
Tra le principali pubblicazioni:
India. Ritratti di città, 2005; Parco del Rubicone: Ipotesi di paesaggio, 2008; Global Photography. looking at/looking for, 2009; Architettura contemporanea. India”, 2009; Massimo Sordi. Indian Photographs, 2010; Global Photography. true stories, 2010; Abitare mondi. Living Worlds, 2010; Fragile, 2011; Sin_tesis: Territory, Industry, Society, 2012; Learning from Photography, 2012; Specie di spazi, 2013; LNM 10, 2013; Atlante Italiano, 2014; Global Photography. Europe, 2014.

MASSIMO SORDI
Architetto, fotografo e curatore, dal 2001 è docente dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, dove insegna Storia e Tecnica della Fotografia, AFPG II – Laboratorio di Fotografia. Coordinatore delle diverse attività fotografiche è correlatore di molte tesi di laurea. È impiegato presso l’ufficio Ambiente del Comune di Castelfranco Veneto.
Curatore del SI Fest, Festival Internazionale di Fotografia di Savignano sul Rubicone (FC), tra il 2010 e il 2014. Ha coordinato progetti fotografici sul territorio e workshops internazionali. Ha ideato Global Photography (2009-2013), progetto sulla giovane fotografia internazionale, presentato, attraverso mostre e cataloghi, in molte città italiane e all’estero e ha curato le mostre di Max Pam (Australia), Gerry Johansson (Svezia), Hans-Christian Schink (Germania), Ute e Werner Mahler (Germania), Rob Hornstra (Olanda), Bernhard Fuchs (Austria), Michael Wolf (Hong Kong), Roger Ballen (Sudafrica), Simon Roberts (GB), Joachim Eskildsen (Danimarca).
La sua prima monografia “Indian photographs” è stata pubblicata a settembre 2010 per Alinea.
Nel 2013 ha curato un progetto di residenza d’artista per 10 fotografi a Castelfranco Veneto sul tema della città murata, esposto in mostra e pubblicato nel catalogo LNM10, nel 2014 ha ideato Atlante.it, 35 progetti fotografici di collettivi italiani, esposto al SI Fest 23^ edizione.
E’ stato nominato tra i curatori del Padiglione Venezia per la Biennale di Architettura del 2016.

PETRA STAVAST
(Tiel, Olanda, 1977) è una visual artist olandese. Attraverso fotografia, film e testi la Stavast dipana e ricostruisce complesse questioni sociali, spesso partendo da un’osservazione personale apparentemente insignificante. Nei suoi libri più importanti ‘Libero’ (Roma Publications, 2009) e ‘Ramya’ (FW: Books/Roma Publications, 2014 ) sviluppa diversi frammenti di ricerca e li traduce in un avvincente racconto visivo. Il suo lavoro è stato esposto in musei, gallerie, istituzioni e festival culturali in tutto il mondo come il New York Photo Festival, la Fondazione Giuliani Roma, Lishui Photographic Festival Cina, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, il Festival FotoGrafia a Roma. La Stavast ha ricevuto il suo BFA con lode dalla School of Fine Arts St.Joost, NL . Attualmente insegna presso la School of Fine Arts Utrecht, NL.